Gran Sasso d'Italia dal Ceppo.

venerdì 21 marzo 2008

TRASPORTO SU ROTAIA L’IDEA DA RILANCIARE



Il ritorno a questo sistema di trasporto deve tornare urgentemente alla ribalta, se non altro spinti dalla necessità di una svolta nei trasporti, data la loro incidenza sull’ambiente non solo metropolitano. Spinti inoltre dagli incalzanti cambiamenti climatici, ed infine dal declino ormai irreversibile della fonte energetica costituita dal petrolio.A mio avviso per imboccare questo percorso virtuoso che nel prossimo futuro potrà diventare obbligato, intravedo alcune priorità:Visibilità da riconquistare - Attraverso campagne pubblicitarie martellanti,- Porre l’accento che per il trasporto pubblico e delle merci si cambia- Informare con attenta periodicità sugli avanzamenti, i risultati e le valutazioni dell’utenza, mediante interviste, sondaggi ecc.- Adottare capillarmente il ricorso a questa forma di movimento/trasporto, attraverso il sistema incentivi/disincentivi.- Recupero etico del bene Paese, bene comune.- Quindi il bene per l’ambiente che si consuma.Competitività Se la forma di questo trasporto è ben strutturata, messa a punto in ogni suo nodo e verificata, monitorata in maniera credibile con annuale accertamento dei risultati. Con le responsabilità decentrate mediante affidamenti di missioni pattuite e condivise per tutti i livelli operativi e di responsabilità gestionale.Convenienza – Benefici Costi complessivi. Per il paese, per l’ambiente, per la Sanità, per le famiglie. I conseguenti risparmi/vantaggi.Risparmi per l’economia nazionale, rilancio delle officine per la manutenzione/riparazione ordinaria e ciclica programmata (ad esempio Foligno ecc.) Recupero del know how italiano, fino a qualche anno fa di grande prestigio. Benefici per l’ambiente e per la salute, attraverso il decisivo miglioramento dell’atmosfera, in special modo di quella metropolitana con l’abbattimento delle polveri sottili e dei gas nocivi, ospiti indesiderati onnipresenti già nelle città di media grandezza,leggi Pescara.Ostacoli I grandi interessi costituiti, le oligarchie, le multinazionali gli eccessi del libero mercato, dove i più forti dettano leggi a vantaggio di interessi nazionali mimetizzati o malcelati, soprattutto perché si opera in ambiente scarso di regole e di corrispondenti vincoli.Contraddizioni Da un lato le politiche e le scelte che in materia stentano a decollare o vivono vita grama, per difficoltà intrinseche connesse al nuovo, al conseguente cambio di abitudini di mentalità, meglio diremmo di cultura.Dall’altro si assiste ad episodi giornalieri, più o meno clamorosi in mezzo ad una denuncia diffusa di patente ed inusitata inefficienza:- frequenti e quasi inauditi guasti ai locomotori, ai freni delle carrozze, -- ritardi cronici in tutti i tipi di percorrenze, specie per i pendolari. Dolenti per i percorsi di prestigio dell’immagine paese con gli Intercity e similari.- Scomparsa delle “comodità” che dovrebbero allettare il ricorso a questo fondamentale e forse, ineludibile per il futuro, trasporto collettivo che non solo le lunghe distanze da percorrere invogliano, ma che le città reclamano. Comodità o utility che vanno dall’accesso in vettura allo stesso livello dei marciapiedi, biglietterie diffuse e funzionanti visto il flop dei surrogati che almeno quando funzionano non sono popolari, non attirano, discriminando le fasce dei cittadini più anziani e meno acculturati.I bagni non più murati ma specchio di chi vuol fare accoglienza per il ritorno a servirsi di questo trasporto.- Vigilanza attiva e visibile affinché l’utente, o meglio il cliente si senta accolto, guidato e protetto.Quindi non solo le recenti comunicazioni dell’ a.d. Innocenzo Cipolletta che a proposito dell’ultimo aumento delle tariffe, ha dichiarato che i ricavi sarebbero destinati alla copertura dei debiti contratti da Trenitalia…Cultura come nel più potente paese del mondo non vi è distinzione di privilegi fra i cittadini che si rivolgono al trasporto pubblico, in quanto senatori, giudici, presidenti, oltre che con le macchine blu si muovono sempre più spesso con il vettore pubblico dopo aver fatta la democratica fila alla biglietteria e alle porte di accesso in mezzo alla gente comune...Quindi la necessità degli esempi nel nostro.Per il rilancio delle “virtù” del trasporto su rotaia, ad esempio penso ad una intervista televisiva con qualcuno dei politici o importanti personaggi a bordo, sarebbe di forte impatto e persuasiva/imitativa scelta.Tornano alla memoria gli incontri che nel recente passato i comuni viaggiatori hanno avuto con personaggi pubblici che hanno amato ed amano questa forma di trasporto da Di Vittorio a Bocca, Scheda ecc. Quest’ultimo col quale ho avuto la fortuna di interloquire, ci raccontava che sul treno avveniva, oltre alla piacevolissima lettura, l’incontro con la gente. L’attingimento, lo scambio di fatti e notizie con il paese reale, fino alla verifica e la conseguente messa a punto di scelte sindacali. Insomma una vera e propria assemblea tanto più desiderabilmente varia, interessante, e quanto mai rappresentativa.

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